Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna

Ultimo aggiornamento: precedente al 2019
Nata nel 2008 per volontà dei professori dell'Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, la Filarmonica fonda le sue radici nell’Orchestra dello stesso Teatro. Divenuta stabile il 4 febbraio del 1956, ma già attiva a partire dalla fine del secolo precedente, l’Orchestra del Teatro Comunale deve la propria crescita tecnico-interpretativa al magistero di Sergiu Celibidache. In quegli anni, il maestro rumeno dirigeva con la compagine bolognese autori quali Dvorák, Caikovskji, Bizet, Brahms, Beethoven, Haydn e gli amatissimi Ravel e Debussy, intensificando le collaborazioni con grandi interpreti internazionali quali Arturo Benedetti Michelangeli, Nathan Milstein e Arthur Rubinstein. Sempre il quel periodo, con le prime tournée internazionali, l’Orchestra ha modo di esibirsi in Francia, Jugoslavia, Bulgaria, Germania e Svizzera; nell’ottobre del 1959, l’Orchestra ha l’onore di essere diretta dal grande compositore russo Igor Stravinsky durante una delle sue rare esibizioni in Italia. Negli anni successivi, la presenza di grandi direttori quali Eugen Jochum, Wolfgang Sawallisch, Hermann Scherchen, Bruno Maderna, un debuttante Claudio Abbado e un giovane Eliahu Inbal (con il quale prenderà corpo un felice connubio che dura tutt’oggi) fa sì che si vada sempre più delineando la marcata impronta sinfonica dell’Orchestra. Dopo il ventennio di Celibidache, la presenza più assidua fra i direttori d’orchestra risulta essere quella di Zoltán Peskó: Direttore principale dal 1974 al 1976 e presente poi a Bologna a più riprese fino a metà degli anni Ottanta. In quegli anni si sviluppano collaborazioni con grandi direttori quali Riccardo Muti, Giuseppe Sinopoli e Kurt Masur. Dalla fine degli anni Settanta (e fino al 1983), Vladimir Delman diventa direttore stabile dell’Orchestra imprimendo nuovi slanci alla vita musicale della compagine bolognese; il suo ciclo integrale delle sinfonie di Caikowskji svela al pubblico una sensibilità musicale di notevole finezza ed estrosità che viene apprezzata compiutamente nelle sofferte letture delle sinfonie mahleriane e nei titoli russi. A partire dal 1984, la presenza di Riccardo Chailly quale Direttore principale dell’Orchestra ripropone una situazione quasi analoga a quella che diede vita alla compagine orchestrale nel 1956. In quegli anni, l’Orchestra è presente all’Holland Festival di Amsterdam, al Rossini Opera Festival di Pesaro e vengono realizzate anche numerose incisioni per la Decca: un periodo denso di soddisfazioni che culmina con la prima tournée in Giappone del 1993. Gli anni Ottanta, sono anche caratterizzati da collaborazioni con importanti direttori internazionali come Myung-Wun Chung, Esa Pekka-Salonen, Sir Simon Rattle e Sir Georg Solti. Nel 1993, al termine dell’incarico di Chailly, viene nominato primo Direttore ospite Christian Thielemann. Oltre a Thieleman, in quegl’anni, sono saliti sul podio dell’Orchestra direttori quali Valerij Gergiev e Gary Bertini (Premio Abbiati della critica musicale italiana per una memorabile edizione del Wozzeck di Berg). Dal 1997, e per ben dieci anni, Daniele Gatti ricopre il ruolo di Direttore musicale. Sotto la sua guida, l’Orchestra torna in tournée in Giappone (nel 1998 e nel 2002) e il Maestro ottiene il Premio Abbiati della critica musicale italiana per l’edizione del Don Sebastien di Donizetti. Più recenti le ollaborazioni con altri grandi direttori come Antonio Pappano, Christopher Hogwood, Charles Dutoit, Sir Neville Marriner, James Conlon e Georges Prêtre, e con grandi solisti che a più riprese prendono parte a concerti e incisioni con l’Orchestra; tra questi Maurizio Pollini, Luciano Pavarotti, Viktoria Mullova, Shlomo Mintz, Misha Maisky, Marta Argerich, Placido Domingo e Lang Lang. Nel 2008 inizia una preziosa collaborazione con la prestigiosa Deutsche Grammphon con la quale l’Orchestra incide La nuit de mai con Placido Domingo e Lang Lang (direttore Alberto Veronesi) e una serie di arie d’opera con il mezzo-soprano Elīna Garanča (direttore Roberto Abbado) e la Konzertvereinigung Wiener Staatsopern Choir. Oggi, dopo oltre cinquant’anni di storia, la Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna viene accompagnata in questa sua nuova avventura internazionale da Alberto Veronesi, suo attuale Direttore Artistico.