Rivoluzioni – Tempi di guerra, tempi di pace

Musica di tempi di guerra, musica che aspira alla pace. Musica che vuole rasserenare in tempi di conflitti o che prova a riconciliare gli opposti.

Armonia è la parola chiave della grande Sinfonia n. 1 “Concordia” del canadese Samy Moussa, cui MITO dedica un ritratto in due concerti. Composizione dedicata alla città di Montreal in occasione del 375° anniversario della fondazione, ne riprende il motto “Concordia salus”, ossia benessere attraverso l’armonia, che, secondo il compositore, significa “unione dei cuori, metafora dell’orchestra e della musica.”

Celebrazione del trionfo della virtù sulle forze del male, l’oratorio Juditha triumphans di Antonio Vivaldi nasce per festeggiare la vittoria della Serenissima sui secolari nemici durante l’assedio di Corfù nel 1716, mentre The Armed Man — A Mass for Peace di Karl Jenkins del 1999 è una messa laica dedicata a tutte le vittime della guerra del Kosovo con testi di diverse culture e periodi storici, come il medievale L’homme armé, il Corano, testi sacri cristiani e poesie di autori come Rudyard Kipling e Tennyson.

“Inestinguibile” come la lotta dell’umanità contro la distruzione e la morte è il titolo della contrastata Sinfonia n. 4 di Carl Nielsen composta fra il 1914 e 1916 con il mondo in fiamme della Prima guerra mondiale.

Un concerto a tappe con due cori nelle città di Milano e Torino trasporterà il pubblico in un percorso musicale che va da Palestrina a Hindemith e Pärt, quasi come una moderna forma processionale di contenuto musicale e inevitabilmente anche spirituale.