Christian Fennesz

Ultimo aggiornamento: precedente al 2019
Chitarrista austriaco, compositore e musicista, Christian Fennesz è riconosciuto come una figura chiave e una delle voci più originali della musica elettronica di oggi: la sua vasta reputazione internazionale è dovuta in buona parte al suo sostanziale contributo alle nuove espressioni musicali. Ha iniziato la sua carriera con il gruppo Maische, una delle band più interessanti della scena underground di Vienna nei tardi anni Ottanta. All’inizio del decennio successivo si trova nel bel mezzo della frizzante scena techno viennese e inizia a capire quale sarà la sua strada: acquista tutto il necessario e produce musica con un sound che ruota intorno a chitarra e sintetizzatore. Partono le collaborazioni e sono decisamente importanti dato che si parla del giapponese Ryuichi Sakamoto, l’icona del freestyle elettroacustico Keith Rowe e il gruppo americano Sparklehorse. Questi sono anche gli anni in cui Christian, con Peter Rehberg e Jim O’Rourke, fonda il trio di improvvisazione Fenn O’Berg. Nel 1995 esce il primo EP firmato Fennesz: si tratta di Instrument, quattro tracce che presentano al mondo il suo sound che spazia dalla musica ambient all’elettroacustica, combinando elementi di sperimentazione elettro-techno con passi di chitarra arricchiti dall’elettronica. Seguono parecchi altri EP, tra cui spicca Plus Forty Seven Degrees 56’ 37” Minus Sixteen Degrees 51’ 08”, il primo album per l’etichetta Touch e l’unico registrato usando solo un laptop. Dopo un EP live registrato al festival australiano What Is Music, nel 2001 arriva sugli scaffali Endless Summer, considerato il suo vero debutto discografico. Seguono anni prolifici che lo vedono esibirsi in giro per il mondo, collaborare con pezzi grossi e registrare un elevato numero di dischi. Nel 2004 viene pubblicato Venice, un disco registrato a Venezia e mixato in Austria, in cui arriva a combinare tutta la gamma di suoni ambiente con elementi pop-song. Dopo la collaborazione con Sakamoto per lo stupendo Sala Santa Cecilia, registrato live all’Auditorium Parco della Musica di Roma in occasione del Romaeuropa Festival, la carriera di Fennesz raggiunge l’apice e il suo sound vira decisamente verso una maggiore preponderanza della chitarra (svolta che si concretizza nell’EP del 2006 Plays). Cendre (2007) è un altro frutto della collaborazione con il musicista giapponese ed è seguito l’anno successivo dall’uscita di due LP davvero unici, Transition e Amoroso in collaborazione con Philip Jeck e Charles Matthews. L’ultimo “solo” Black sea (2008) va oltre la sperimentazione, con tracce più lunghe che tendono ad essere percepite come una struttura complessa che costruisce uno spazio sonoro senza necessariamente doverlo riempire con una narrazione musicale predefinita. Negli ultimi dieci anni Fennesz ha collaborato con molti altri musicisti, fra i quali David Sylvian, Keith Rowe, Mark Linkous (Sparklehorse), Mike Patton.