Museo del Risorgimento Palazzo Moriggia

Via Borgonuovo 23
M3 Montenapoleone
Bus 61, 94
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Il Museo del Risorgimento trae origine dalla raccolta di testimonianze relative all'epoca risorgimentale che i milanesi nel 1884 offrirono alla Municipalità, perché li esponesse a Torino all'Esposizione generale.
Il patrimonio culturale custodito presso il Museo del Risorgimento abbraccia un arco temporale che va dal XVIII secolo ai nostri giorni ed è composto da dipinti, stampe, cimeli, manifesti, fotografie, e da un consistente archivio e una ricca biblioteca specialistica.
Tra questi spiccano le carte di Carlo Cattaneo, l'archivio di Cesare Correnti, l'archivio di Agostino Bertani, il fondo librario donato da Achille Bertarelli che comprende 40 mila volumi.
Le collezioni museali acquistarono grande rilievo con l'arrivo dei cimeli dell'incoronazione di Napoleone a re d'Italia, dalla Hofburg di Vienna, il dono dello stendardo della Legione Lombarda dei Cacciatori a cavallo, primo tricolore, offerto dal senatore Borletti a Mussolini che lo destinò al museo milanese, e il dono del già citato tricolore di Luigi Torelli.
Le vicende belliche dell'agosto del 1943 causarono gravi danni non solo alla parte espositiva ma anche a quella archivistica: andarono completamente perdute le carte di Emilio ed Enrico Dandolo sulla Prima guerra d'indipendenza e molti altri preziosi fondi di politici, patrioti e combattenti. Il 7 luglio 1951 tutte le raccolte furono trasferite a Palazzo Moriggia, disegnato dal Piermarini, in via Borgonuovo, che fu dimora della famiglia De Marchi, che la donò al Comune di Milano.
Il museo è articolato in un percorso di carattere cronologico (ideato a partire dal primo allestimento di carattere storiografico, risalente al 1978), che abbraccia un periodo molto ampio, dal 1796 al 1870,
in seguito riallestito nel 1998 e nel 2009; conserva alcune delle opere maggiormente significative del Risorgimento italiano, documentando in modo esemplare, attraverso dipinti, sculture e cimeli, da un lato i principali avvenimenti della vicenda che condusse all'Unità d'Italia, dall'altro i più significativi esponenti della pittura storica italiana ottocentesca.
Il patrimonio culturale custodito presso il Museo del Risorgimento abbraccia un arco temporale che va dal XVIII secolo ai nostri giorni ed è composto da dipinti, stampe, cimeli, manifesti, fotografie, e da un consistente archivio e una ricca biblioteca specialistica.
Tra questi spiccano le carte di Carlo Cattaneo, l'archivio di Cesare Correnti, l'archivio di Agostino Bertani, il fondo librario donato da Achille Bertarelli che comprende 40 mila volumi.
Le collezioni museali acquistarono grande rilievo con l'arrivo dei cimeli dell'incoronazione di Napoleone a re d'Italia, dalla Hofburg di Vienna, il dono dello stendardo della Legione Lombarda dei Cacciatori a cavallo, primo tricolore, offerto dal senatore Borletti a Mussolini che lo destinò al museo milanese, e il dono del già citato tricolore di Luigi Torelli.
Le vicende belliche dell'agosto del 1943 causarono gravi danni non solo alla parte espositiva ma anche a quella archivistica: andarono completamente perdute le carte di Emilio ed Enrico Dandolo sulla Prima guerra d'indipendenza e molti altri preziosi fondi di politici, patrioti e combattenti. Il 7 luglio 1951 tutte le raccolte furono trasferite a Palazzo Moriggia, disegnato dal Piermarini, in via Borgonuovo, che fu dimora della famiglia De Marchi, che la donò al Comune di Milano.
Il museo è articolato in un percorso di carattere cronologico (ideato a partire dal primo allestimento di carattere storiografico, risalente al 1978), che abbraccia un periodo molto ampio, dal 1796 al 1870,
in seguito riallestito nel 1998 e nel 2009; conserva alcune delle opere maggiormente significative del Risorgimento italiano, documentando in modo esemplare, attraverso dipinti, sculture e cimeli, da un lato i principali avvenimenti della vicenda che condusse all'Unità d'Italia, dall'altro i più significativi esponenti della pittura storica italiana ottocentesca.