Valentina Valente

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"Impeccabile e avvolgente”, “fragile e imperiosa”, “tragica e poetica”. Sono alcuni degli aggettivi comparsi sulla stampa internazionale per Valentina Valente, prima interprete italiana di Lulu di Alban Berg (Liège, Palermo, Frankfurt). Debutta sulle scene internazionali alla Philharmonie di Berlino in Boris Godunov di Musorgski sotto la direzione di Claudio Abbado, poi al Festival di Salisburgo e a Tokyo. Intraprende giovanissima lo stu¬dio del violino e del canto: allieva di Elio Battaglia, studia con il didatta italiano opera e Lied e si lau¬rea in Lingua e Letteratura tedesca. Vince il Premio Mozart al X Concorso Belve¬dere di Vienna e il 1° Premio al IV Concorso J. Gayarre a Pamplona. Artista poliedrica, affronta ruoli operistici dal barocco al belcanto italiano al contemporaneo, con prime esecuzioni: Lear di Reimann al Regio di Torino, Oedipe sur la route, opera scritta per lei da Pierre Bartholomée, con Josè Van Dam, a La Monnaie di Bruxelles, Rinaldo&C. di Corghi con gli Swingle Singers al Bellini di Catania, Il Killer di parole di Pennac/Ambrosini alla Fenice di Venezia, Pierrot lunaire di Schönberg a Milano con la regia di Bussotti e a Torino per l’Unione Musicale (di cui cura anche regia, scene e costumi), Hugo Wolf 1897: Opera, Tarantella e Follia con musiche di Hugo Wolf e Erik Battaglia (Torino 2014). E’ ospite dei maggiori teatri italiani e internazionali come la Berliner Philharmonie, Großes Festspielhaus a Salzburg, Staatsoper a Wien, Tokyo Bunka Kaikan e NHK Hall a Tokyo, La Monnaie a Bruxelles, ORW a Liège, Oper Frankfurt, Teatro Monumental e Television RTV Madrid, Television France2 Paris, La Scala di Milano, San Carlo di Napoli, Opera di Roma, Teatro Regio, Lingotto e Auditorium Rai di Torino, Petruzzelli di Bari, Massimo di Palermo, Bellini di Catania, ecc. Canta in opere di Haendel, Monteverdi, Mozart, Cimarosa, Bellini, Donizetti, Offenbach, Puccini, Humperdinck, Menotti, Wolf-Ferrari, Petrassi, Zemlinski, Nono, Dallapiccola, Corghi, Weill-Brecht, Philip Glass, ecc. Il suo repertorio con orchestra comprende i Vier letzte Lieder di Strauss (Perugia, Verona; dir. Stefan A. Reck), Ein Deutsches Requiem di Brahms (Madrid, Ravenna, Firenze), Lobgesang di Mendelssohn (dir. Peter Maag), Lazarus di Schubert, Requiem di Fauré (Madrid, TVE), Como una ola de fuerza y luz di Nono (Bruxelles), Concerto per la notte di Natale del 1956 di Dallapiccola (Napoli), Requiem e Messa in dom di Mozart (Cordoba, Roma), Requiem di Dvorak (Istanbul), Le reve de Diotime di Bartholomée (Premio Choc di “Le Monde de la Musique” e menzione Joker di “Crescendo”, Belgio), Namo di Isang Yun per MITO. Al repertorio operistico affianca quello liederistico internazionale. Con Erik Battaglia forma un duo dal 1994: insieme si esibiscono nelle più importanti realtà concertistiche italiane ed estere, con un vastissimo repertorio. Scrivono e interpretano in prima assoluta per l’Unione Musicale di Torino lo spettacolo Suleika e lo specchio, ovvero l’amore e la caducità dal "Divano occidentale-orientale” di Goethe e fonti della tradizione mediorientale, con Lieder classici e 17 Variazioni per Quartetto su un tema di Webern, composte da Erik Battaglia. Sperimentano con questo spettacolo un modo alternativo di eseguire i Lieder, con l’apporto di installazioni multimediali, che trova uno sviluppo nella Schubertiade, la prima esecuzione integrale in Italia dei Lieder di Schubert, dedicata a Dietrich Fischer-Dieskau, cominciata nel 2011 a Torino e tuttora in svolgimento. Il duo partecipa al Festival Strauss, esecuzione integrale dei Lieder di Richard Strauss a Perugia nel 1999 (50 anni dalla morte) con il patronato del nipote Christian Strauss. Per MITO presenta un concerto dedicato al compositore Aribert Reimann per i suoi 70 anni con prime esecuzioni assolute in Italia e partecipa alle maratone brahmsiana e schumanniana. Fra le incisioni, Boris Godunov di Musorgski diretta da Claudio Abbado (SONY), Oedipe sur la route di Pierre Bartholomée (Evidence, 2015), Les Mots di Marco Momi (Stradivarius, 2013), Goethe-Lieder di compositori italiani (Acc. di Santa Cecilia, 2008), Le reve de Diotime di Pierre Bartholomée (Cyprès, 2008), Il Canzoniere Italiano e i Rispetti op. 11 e 12 di Wolf-Ferrari (Warner-Fonit), Il Barcheggio di Stradella (Bongiovanni), Lobgesang di Mendelssohn diretta da Peter Magg (Arts). Nel 2013 Valentina cura la prima edizione italiana del trattato di canto Meine Gesangskunst di Lilli Lehmann (Il Canto: Arte e Tecnica, Analogon, 2013). www.valentinavalente.it