Murray Perahia

Last update: before 2019
Più di trent’anni di carriera e innumerevoli concerti hanno reso il pianista americano Murray Perahia uno dei musicisti più apprezzati, richiesti ed amati del nostro tempo. Ospite regolare nei centri più prestigiosi della vita musicale internazionale, suona con alcune fra le orchestre più famose del mondo (Berliner Philharmoniker, Chicago Symphony Orchestra, New York Philharmionic Orchestra, Concertgebouworkest) ed è anche Direttore ospite principale dell’Academy of St. Martin in the Fields, con la quale realizza numerose tournée nella doppia veste di direttore e di solista. La stagione 2008/2009 è iniziata con concerti negli Stati Uniti e in Europa insieme alla Chicago Symphony Orchestra diretta da Bernard Haitink. Hanno fatto seguito una serie di recital a Londra, Milano, Firenze e subito dopo una lunga tournée nel Sud-Est asiatico: Beijing, Shangai, Taipei, Singapore e Seoul. Nel gennaio 2009 Perahia ha suonato a Berlino con i Berliner Philharmoniker diretto da Zubin Mehta; in programma, il quarto concerto per pianoforte e orchestra di Beethoven e, poco dopo, un recital (sempre alla Philharmonie di Berlino). Nei primi giorni del marzo 2009 ha eseguito il concerto per pianoforte ed orchestra di Robert Schumann ad Amsterdam, con l’Orchestra del Concertgebouw diretta da Haitink. Perahia è tornato negli Stati Uniti nella seconda metà del marzo 2009 con una serie di recital, anche all’Avery Fisher Hall di New York. Si è esibito poi in recital anche a Londra, Parigi, Madrid e Copenhagen. La sua discografia è molto ricca e varia. Le sue due ultime incisioni per SONY Classical includono le Partite n. 2, 3 e 4 di Johann Sebastian Bach così come le Sonate di Beethoven op. 14, 26 e 28. Queste ultime fanno parte di un ambizioso progetto da lui intrapreso; quello di curare l’edizione completa “Uhrtext” delle Sonate di Beethoven per la Henle Verlag. Vincitore di numerosi premi, per commemorare il 250° anniversario della morte di Johann Sebastian Bach, ha inciso nel 2000 le Variazioni Goldberg, CD pluripremiato e che (per ben 15 settimane) è rimasto in testa alle classifiche delle vendite stilata dalla “Top 10 Billboard Classical Chart”. Per questa interpretazione Perahia ha ottenuto la sua seconda nomination al Grammy 2000 e, nel 2001, il Gramophone Award quale “miglior incisione strumentale”. Nel 1999 aveva vinto un Grammy per la registrazione delle Suites inglesi di Bach (n. 1, 3 e 6) e, nel 1995 e 1997, aveva ricevuto il Gramophone Magazine Awards per un album che include ballate di Chopin e musiche di Händel e Scarlatti. Nel 1998 Sony Classical ha realizzato quattro CD per commemorare i 25 anni della sua collaborazione con Murray Perahia. Nato a New York, Perahia inizia lo studio del pianoforte all’età di quattro anni, e a diciassette entra al Mannes College dove si diploma in direzione d’orchestra e composizione. In questo periodo studia con Mieczyslaw Horzowski e lavora a Marlboro con Rudolf Serkin, Pablo Casals e i membri del Quartetto di Budapest. Nel 1972 Murray Perahia vince il Concorso Internazionale di Leeds e nel 1973 debutta al Festival di Aldeburgh dove conosce Benjamin Britten e Peter Pears che, successivamente, accompagna al pianoforte in alcuni recital liederistici. Dal 1981 al 1989 è consulente artistico del Festival di Aldeburgh. Negli anni novanta, la profonda amicizia che lo lega a Vladimir Horowitz segna una tappa importante nella sua crescita artistica. L’8 marzo 2004 Perahia è stato insignito del titolo di Cavaliere dell’Impero Britannico dalla Regina d’Inghilterra, in segno di riconoscimento per il suo straordinario contributo alla vita musicale del Regno Unito. Ha inoltre ricevuto l’Honorary Doctorate dell’Università di Leeds, ed è socio onorario del Royal College of Music e della Royal Academy of Music. Nel 2008 ha ricevuto dal Centro Culturale Ebraico di Londra il Lifetime Achievement Award.