Licia Maglietta nasce a Napoli dove studia con Eugenio Barba e Jerzy Grotowski e segue seminari di teatro con maestri internazionali. È socia fondatrice del gruppo teatrale Falso Movimento e dal 1981 al 1993 è in tournée con spettacoli di Mario Martone in tutto il mondo. Qualche anno dopo Carlo Cecchi la dirige in La locandiera, Leonce e Lena e Tartufo. Sono sue le regie, scenografie e drammaturgie di Febbre Gialla, Insulti al Pubblico e Delirio amoroso, nato dall’incontro con la poetessa Alda Merini, in tournée nei teatri italiani ed europei per circa dieci anni. Al teatro affianca il lavoro in campo cinematografico con Morte di un matematico napoletano, Nella città barocca e Rasoi diretti da Mario Martone. Nel ruolo di Amalia da giovane in L’Amore Molesto di Martone vince il Sacher d’oro come migliore attrice non protagonista. Con il film di Silvio Soldini Pane e tulipani vince il premio David di Donatello 2001. Nel 2004 il Presidente Ciampi le conferisce il titolo di Cavaliere della Repubblica per Meriti Artistici. A teatro è in scena con i suoi spettacoli Manca solo la Domenica da un racconto di Silvana Grasso, in tournée in Italia e in Europa, e La grande occasione di Alan Bennett. Nel 2011 affianca Franca Valeri in Non tutto è risolto per un omaggio alla grande artista. È poi in tournée, firmando regia, scene e drammaturgia, con Il difficile mestiere di vedova dal racconto di Silvana Grasso, con il concerto-melologo Ballata dall’opera della poetessa premio Nobel Wisława Szymborska e con numerose letture. Dal 2015 al 2017 gira per la televisione la fiction Tutto può succedere. Nel 2017 è suo lo spettacolo Amati enigmi, dal racconto della scrittrice Clotilde Marghieri, andato in scena per Napoli Teatro Festival e in tour per tutto l’anno. Nel 2018 gira con Tony Saccucci La Prima Donna, documentario sulla cantante lirica Emma Carelli, nel ruolo di protagonista e co-sceneggiatrice, che vince il Nastro d’Argento. Nel giugno del 2019 debutta con Sta nella mente spaventata un mare dalle poesie inedite di Anna Maria Ortese.