Nata a Lecco, Francesca Dego si esibisce sin da giovanissima con le più grandi orchestre, tra cui Auckland Philharmonia, Gürzenich di Colonia, Het Gelders Orkest, Orchestre Philharmonique di Nizza, Orkest van het Oosten, Real Orquesta Sinfónica di Siviglia, Orquesta de la Comunitat Valenciana, Philharmonia Orchestra, Royal Philharmonic, Royal Scottish, Tokyo Metropolitan Symphony. In Italia collabora regolarmente con l’Orchestra Haydn, laVerdi, l’Orchestra della Toscana, la Filarmonica Arturo Toscanini e le orchestre dei teatri di Bari, Bologna, Genova, Torino, Trieste, Verona e Venezia. Ha lavorato con grandi direttori come Karen Durgaryan, Christopher Franklin, Paul Goodwin, Christopher Hogwood, Grant Llewellyn, Wayne Marshall, Diego Matheuz, Shlomo Mintz, Gemma New, Sir Roger Norrington, Dalia Stasevska e Xian Zhang. Molto attiva anche nella musica da camera, collabora con artisti del calibro di Salvatore Accardo, Mahan Esfahani, Bruno Giuranna, Piers Lane, Jan Lisiecki, Mischa Maisky, Antonio Meneses, Domenico Nordio, Martin Owen, Kathryn Stott e Francesca Leonardi, con cui suona in duo da 14 anni. Il 2018 ha visto nascere il Gravedona Chamber Music Festival sul lago di Como, da lei co-fondato. Nella stagione 2018/2019 è stata ad Atene, Beirut, Ede, Pisa, Roma, Siena, Torino e Venezia. Artista Deutsche Grammophon dal 2012, il suo debutto orchestrale con i concerti di Paganini e Wolf-Ferrari con la City of Birmingham Symphony Orchestra diretta da Daniele Rustioni e pubblicato nel 2017 ha riscosso grande consenso internazionale di critica. Nel 2018 è uscito Suite Italienne, il suo nuovo progetto dedicato all’estetica e all’influenza della tradizione musicale italiana sulla musica del XX secolo. Vincitrice di numerosi concorsi, nel 2008 è stata la prima violinista italiana a entrare in finale al Premio Paganini di Genova dal 1961; nel 2014 ha suonato al Teatro Municipal di Rio de Janeiro in occasione dell’apertura dei Mondiali di calcio in Brasile. Francesca Dego suona due preziosi violini Francesco Ruggeri (Cremona 1697) e il Giuseppe Guarneri del Gesù ex-Ricci (Cremona 1734) per gentile concessione della Florian Leonhard Fine Violins.