Cecilia Bartoli

Last update: before 2019
Da oltre due decenni Cecilia Bartoli è indiscutibilmente una delle artiste più importanti nel campo della musica classica. I suoi ruoli operistici, i suoi programmi concertistici e i suoi progetti discografici sono sempre attesi con grande entusiasmo e curiosità nel mondo intero: il loro successo è attestato anche dai premi vinti (numerosi Dischi d’oro, quattro Grammy Awards, otto Echo Prize, due Classical Brit Awards, Premio Victoire de la Musique per gli album Vivaldi, Gluck, Salieri e Opera proibita). I suoi progetti hanno contribuito a alla rivalutazione e alla riscoperta di autori dimenticati. Non sorprende che tra i primi direttori in assoluto con i quali la Bartoli ha lavorato figurino i nomi di Herbert von Karajan, Daniel Barenboim e Nikolaus Harnoncourt. Questi maestri si sono accorti del suo talento in una fase molto precoce, quando la giovanissima cantante aveva a malapena completato gli studi vocali con i suoi genitori nella città natale di Roma. Da allora, l’artista si è esibita con molti altri direttori e pianisti di chiara fama e con le orchestre più importanti del mondo. Negli ultimi anni ha iniziato una collaborazione con le principali orchestre specializzate in esecuzioni su strumenti d’epoca (Akademie für Alte Musik, Les Arts Florissants, Concentus Musicus Wien, Freiburger Barockorchester, Il Giardino Armonico, Kammerorchester Basel, Les Musiciens du Louvre, Orchestra La Scintilla, Orchestra of the Age of Enlightenment). I progetti sviluppati con orchestre (per i quali Cecilia Bartoli ha avuto la piena responsabilità artistica) hanno assunto per lei un’importanza sempre maggiore e hanno raggiunto un punto culminante con i programmi ideati ed eseguiti con l’Orchestra Filarmonica di Vienna. Cecilia Bartoli canta regolarmente nelle più grandi sale da concerto d’Europa, Stati Uniti e Giappone e nei più prestigiosi teatri d’opera e festival quali, ad esempio, Metropolitan di New York, Covent Garden di Londra, Scala di Milano, Opera di Stato di Monaco, Festival di Salisburgo e Opera di Zurigo, dove ha presentato molti dei suoi ruoli operistici per la prima volta. In tempi recenti, ha interpretato Fiorilla nel Turco in Italia di Rossini al Covent Garden e due eroine händeliane, Cleopatra (nel Giulio Cesare con Marc Minkowski) e Semele (con William Christie) a Zurigo. Nella stagione 2007/2008 si è dedicata al primo Ottocento – l’era del Romanticismo e del belcanto italiano – e in particolare alla Malibran: il 24 marzo 2008 (giorno del duecentesimo anniversario) la Bartoli ha cantato in tre concerti a Parigi alla Salle Pleyel con Lang Lang, Repin, Fisher e Chung, momenti centrali di una Maratona Malibran, mentre in contemporanea veniva trasmesso il video del suo recital di Barcellona su un megaschermo davanti al Municipio. Nel 2009/2010 è ritornata al repertorio barocco, intraprendendo un viaggio a ritroso nella Napoli del XVIII secolo e nel repertorio quasi sconosciuto dei castrati, culminato in una serie di concerti e nell’uscita dell’album Sacificium. Altro momento di spicco di questa stagione è stata la rappresentazione in forma di concerto del Giulio Cesare di Händel alla Salle Pleyel di Parigi, diretta da William Christie con Andreas Scholl e Philippe Jaroussky. Cecilia Bartoli è Cavaliere della Repubblica italiana e Accademico effettivo dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma; inoltre le è stato conferito il titolo francese di Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres e Officier dans l’ordre du mérit, e la Royal Academy of Music di Londra le ha concesso il titolo di Honorary Member. In Spagna ha ricevuto l’importantissima “Medalla de oro al merito de las bellas artes”, in Italia il “Bellini d’oro”, in Germania il “Händel-Preis 2010”, in Danimarca il prestigioso premio “Léonie Sonning” 2010. A novembre le sarà concesso il titolo di “dottore di musica” dell’Università UCD di Dublino.