Chiesa Sant'Angelo

Chiesa Sant'Angelo
Chiesa Sant'Angelo
Piazza Sant’Angelo 2
M3 Turati / Bus 43, 94
Enter website

La chiesa di Santa Maria degli Angeli, più conosciuta come chiesa di Sant'Angelo, è una chiesa del centro storico di Milano, chiaro esempio dello stile barocco nel capoluogo Lombardo.

Il complesso di Santa Maria degli Angeli, costituito dalla chiesa di Sant'Angelo e dall'annesso convento che si trova sulla sua destra, è fin dalla posa della prima pietra avvenuta il 21 febbraio 1552[1] la sede milanese dell'Ordine dei frati minori osservanti di San Francesco.

A Milano esisteva già nel XIII secolo una chiesa dedicata a Sant'Angelo, che nel corso del Quattrocento divenne la sede dell'Ordine francescano. La chiesa dovette essere abbattuta alla metà del Cinquecento per l'erezione della nuova cerchia di mura decisa dal comandante militare spagnolo Ferrante I Gonzaga, che ordinò quindi la costruzione dell'attuale edificio in sostituzione del precedente, ad opera dell'architetto militare di fiducia del Gonzaga, il fiorentino Domenico Giunti[2].

L'edificio si articola in una vasta navata, circondata da una serie di cappelle laterali e coperta da volta a botte, seguita da un ampio transetto e da un profondo presbiterio. Vi sono contenute diciannove cappelle gentilizie, otto per lato sulla navata principale, e tre affacciate sul transetto. Appartennero a famiglie patrizie e corporazioni della città di Milano, che ne ordinarono le decorazioni nell'arco dei secoli, per tutto il cinquecento, seicento e settecento, fino alle ultime risalenti all'ultima metà del Novecento. Ricorre nella decorazione il sole raggiante col monogramma IHS, simbolo di Cristo diffuso dal francescano San Bernardino da Siena.

Come gran parte delle sedi monastiche milanesi, anche questo convento venne soppresso durante il periodo napoleonico, nel 1810. Solo nel 1922 i Minori francescani fecero ritorno nell'edificio. Il grandioso monastero originario, articolato su tre chiostri, ornati da cicli di affreschi dei Procaccini e del Morazzone, in stato degradato, venne abbattuto e ricostruito in forme contemporanee. La chiesa si segnala per essere una dei pochi edifici di culto milanesi ad essere sopravvissuti relativamente intatti ai devastanti "restauri" ottocenteschi, che hanno imposto un uniforme quanto banale aspetto "neomedievale" a tutti i monumenti più importanti. Anche qui le spoliazioni napoleoniche e la rimozione ottocentesca delle sepolture dalle chiese hanno aperto lacune, ma nel complesso la chiesa si presenta ancora integralmente nella sua veste manierista e barocca, conservando tutte le cappelle di patronato delle antiche corporazioni, difese da alte cancellate e decorate da opere d'arte del Sei/Settecento. Le lacune sono state colmate nel XX secolo da opere moderne (affreschi, quadri, sculture), non sempre di livello comparabile a quello delle opere antiche, ma tali comunque da fornire al visitatore un'immagine non lacunosa dell'edificio.