Chiesa di Sant'Antonio Abate
Via Sant'Antonio, 5
M1, 3 Duomo / M3 Missori
Tram 12, 15, 16, 19, 24, 27 /Bus 54, 73, 94
BikeMi 09: S. Stefano / 43: Festa del Perdono
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La chiesa di Sant’Antonio Abate, che si affaccia sull’omonima via con un sobrio e quasi spoglio prospetto neoclassico, svela al suo interno una ricchezza decorativa inaspettata che ne fa uno dei gioielli del Barocco lombardo in Milano.
Edificata nelle forme attuali dall’ordine dei Teatini a partire dal 1584, questo tempio milanese deve le sue origini ad un precedente complesso di edifici quattrocenteschi, comprendente la chiesa, i chiostri, la torre campanaria ed un ospedale, occupato, già a partire dalla prima metà del Trecento, dall’ordine francese degli Antoniani.
Secondo la tradizione infatti, qui i monaci di Sant’Antonio curavano con un unguento ricavato dal grasso dei maiali il morbo del “fuoco sacro” che in quei tempi lontani mieteva molte vittime (da cui la denominazione popolare della malattia come “fuoco di Sant’Antonio”).
Di questa prima fase costruttiva quattrocentesca rimangono oggi tracce visibili nella torre campanaria, parzialmente rifatta a fine Ottocento, e nel chiostro bramantesco al civico n. 5.
Edificata nelle forme attuali dall’ordine dei Teatini a partire dal 1584, questo tempio milanese deve le sue origini ad un precedente complesso di edifici quattrocenteschi, comprendente la chiesa, i chiostri, la torre campanaria ed un ospedale, occupato, già a partire dalla prima metà del Trecento, dall’ordine francese degli Antoniani.
Secondo la tradizione infatti, qui i monaci di Sant’Antonio curavano con un unguento ricavato dal grasso dei maiali il morbo del “fuoco sacro” che in quei tempi lontani mieteva molte vittime (da cui la denominazione popolare della malattia come “fuoco di Sant’Antonio”).
Di questa prima fase costruttiva quattrocentesca rimangono oggi tracce visibili nella torre campanaria, parzialmente rifatta a fine Ottocento, e nel chiostro bramantesco al civico n. 5.