Milano è una delle poche città europee ad aver conosciuto un forte sviluppo commerciale senza naturalmente essere interessata dal corso di un grande fiume navigabile o dal mare. A giocare il ruolo decisivo sono, invece, stati i Navigli, canali plurifunzionali che attualmente svolgono funzioni di irrigazione, navigazione e produzione d’energia e che sono inseriti nel progetto dell’idrovia Locarno-Milano-Venezia. È quasi millenaria la storia dei Navigli. Risale infatti alla seconda metà del XII secolo la realizzazione del primo tratto navigabile: i cinquanta chilometri del primo canale furono inaugurati nel 1179, dando il via alla costruzione del Naviglio Grande. In soli 35 anni, dal 1439 al 1475, nel territorio milanese furono costruiti ben 90 chilometri di canali resi navigabili dalla presenza di 25 conche. I canali andavano addentrandosi sempre più in città, modificandone il volto quasi completamente. Si costruì la Darsena che, in breve tempo, divenne un vero e proprio porto. Nel 1805 Napoleone completò la costruzione del Naviglio di Pavia realizzando quello che per secoli fu il sogno dei milanesi: raggiungere il mare.