Maurizio Leoni

Ultimo aggiornamento: precedente al 2019
Si è diplomato con lode all’Accademia Filarmonica Bolognese e al Conservatorio “G. B. Martini” della stessa città. Finalista al Concorso As.Li.Co. e Menzione Speciale alla finale del Concorso Internazionale di Adria, vincitore della Sesta edizione del Concorso “A. Lazzari” di Genova e primo premio assoluto alla rassegna di musica da camera “D. Carovita”. Ha debuttato in varie opere, fra le quali: Il campanello di Donizetti alla Fondazione Walton di Ischia, Il Turco in Italia e Matilde di Shabran di Rossini al Rossini Festival di Wildbad (Germania), La Bohème di Puccini al Teatro Civico di Taegu in Corea del Sud, Carmen al Teatro Verdi di Pisa. Artista eclettico ha al suo attivo anche esperienze nell’operetta (La vedova allegra, Il paese del sorriso), di musica contemporanea (prima assoluta de La Victoire de Notre Dame di Angius, dell’Aterforum di Ferrara, prima italiana di Gesualdo, considered as a murder di Francesconi, 8 songs for a mad King di Peter Maxwell Davis al Teatro Regio di Torino e al Festival del Cervantino in Messico, Messer Lievesogno e la porta chiusa di Galante), di prosa (L’impresario delle Smirne per il Teatro Stabile di Torino) e di regia (Don Giovanni di Righini al Belcanto Festival di Dordrecht) È componente stabile del Divertimento Ensemble di Milano, del Notschibikitschi Ensemble (originale formazione da camera composta da tre voci e tre clarinetti) e del Gruppo Erlebnis col quale ha eseguito, tra l’altro, Das Lied von der Erde di Mahler e inciso per la Radio Svizzera Italiana la Serenata op. 24 di Schönberg. Vari artisti hanno contribuito alla sua formazione operistica e cameristica: Ulla Casalini, Dorothy Dorow, Claudio Desderi e William Matteuzzi. Nelle ultime stagioni si è esibito a Torino in Die Teufel von Loudon di Penderecki e nel Wozzeck di Manfred Gurlitt, al Teatro Comunale di Bologna nella Salome di Strauss (con la direzione di Daniele Gatti), ne La scala di seta di Rossini (con la direzione di Claudio Desderi) all’Opéra Comique a Parigi e al Teatro Valli di Reggio Emilia, al Teatro dell’Opera di Roma in Romanza, ed è stato Leporello nel Don Giovanni con la direzione di J.C. Malgoire. Tra gli impegni più recenti ricordiamo: L’equivoco stravagante di Rossini al Festival di Strasburgo (diretto da Alberto Zedda), il Barbiere di Siviglia con la direzione di Giuliano Carella, La bohème a Catania e Tokyo (diretta da Donato Renzetti) e, sempre a Catania, Il Prigioniero di Dallapiccola (diretto da Zoltán Peskó).