Stephan Genz

Ultimo aggiornamento: precedente al 2019
Il baritono tedesco Stephan Genz è nato a Erfurt e ha ricevuto la sua prima formazione musicale come corista nella chiesa di San Tommaso a Lipisa. Ha proseguito gli studi vocali con Hans-Joachim Beyer al Conservatorio di Lipsia, con Mitsuko Shirai e Hartmut Hall al Conservatorio di Karlsruhe e con Dietrich Fischer-Dieskau ed Elisabeth Schwarzkopf. Si è quadagnato l’attenzione internazionale ricevendo premi e partecipando a prestigiosi concorsi quali l’International Johannes Brahms Competition ad Amburgo e l’International Hugo Wolf Competition di Stoccarda. Le compagnie d’opera con le quali Stephan Genz si è esibito includono: le Staatsoper di Berlino e di Amburgo, l’Opéra Bastille di Parigi, il Théatre des Champs-Elysées e il Théatre du Chatelet, il Teatro alla Scala, l’Opera di Losanna e quella di Strasburgo, la Semperoper di Dresda e il Festival di Aix-en-Provence. Ha collaborato con molti direttori, quali Myung-Whun Chung, Marcus Creed, Gerd Albrecht, Daniel Harding, Philippe Herreweghe, Thomas Hengelbrock, Gustav Kuhn, Sigiswald Kuijken, Jesus Lopez-Cobos, Fabio Luisi, Georges Prêtre, René Jacobs, Giuseppe Sinopoli, Kurt Masur e Nikolaus Harnoncourt. Ha tenuto, inoltre, concerti negli Stati Uniti, nel Sud America, in Canada, e in tutta Europa. Il suo repertorio include i Requiem di Brahms e di Fauré (entrambi anche incisi), i Lieder eines fahrenden Gesellen di Mahler e quasi tutta la letteratura concertistica per baritono lirico. Ha ottenuto un notevole successo interpretando il War Requiem di Britten con James Judd e l’Orchestre National de Lille di Parigi. Nel 1999 gli è stato conferito il Premio Brahms a Schleswig-Holstein, e nel 2000 è stato nominato “Giovane Artista dell’anno” dalla critica musicale belga. Nel 2006/2007 ha fatto il suo debutto orchestrale nel Nord con Ein deutsches Requiem di Brahms insieme alla Indianapolis Symphony Orchestra diretta da Mario Venzago. Forse ancor più stimato come liederista di primo rango, Genz è stato ospitato alla London’s Wigmore Hall, al Concertgebouw di Amsterdam, alla New York’s Frick Collection e alla Alice Tully Hall, così come dalle maggiori rassegne liederistiche di Philadelphia, Berkeley, Ann Arbor, Washington, Cleveland, Montréal, Colonia, Bruxelles, Parigi, Firenze, Aix-en-Provence, Tokyo e Feldkirch. Le sue registrazioni liederistiche hanno meritato alcuni fra i più alti riconoscimenti dell’industria discografica, fra i quail il Timbre de Platine, il Diapason d’or, e - per la sua incisione dei Lieder di Beethoven (Hyperion) - il Gramophone Award e il Preis der Deutschen Schallplattenkritik.