Diamanda Galás

Ultimo aggiornamento: 24/04/2019
Diamanda Galás cresce a S. Diego da genitori di origine greco – ortodossa. Sono proprio loro ad indirizzarla alla musica, assecondando la sua naturale inclinazione. Fin dalla più tenera età ha studiato il pianoforte e, successivamente, ha sperimentato molteplici forme musicali, perfezionandosi all’Università della California. Poco più che ventenne, sperimenta quello che lei chiama “il suo lato oscuro”, che sarà fonte di ispirazione per i suoi lavori futuri. Dopo la laurea, si reca in Europa, dove si esibisce per la prima volta al Festival di Avignone nel 1979. Il compositore Vinko Globokar, sentendo una registrazione della sua prima apparizione pubblica, la vuole come protagonista della sua opera Un Jour comme un autre, basata sulla documentazione raccolta da Amnesty International sull’arresto e le torture subite dalle donne turche. Il primo album The Litanies of Satan esce nel 1982 e include un testo di Charles Baudelaire in lingua francese. Il brano Panoptikon è ispirato ad un progetto di Jeremy Bentham del 1843 per un carcere di massima sicurezza. Le parole della canzone evocano il punto di vista del prigioniero e diventano un grido di terrore alla prospettiva di una morte imminente e una preghiera per la liberazione. Gli scritti di Jack Henry Abbot “Nel ventre della Bestia” ispirano il pensiero della Galás su quello che è l’inferno della prigionia. Ad Abbot dedica questo album. La trilogia Masque of the Red Death, poi intitolata Plague Mass, si sviluppa a San Francisco nel 1984. Come in molte delle sue opere, anche in questa trilogia Diamanda esprime i suoi sentimenti di sfida all’ingiustizia e insiste nell’ideale che l’arte deve avere un significato più profondo in ogni livello dell’esistenza. Era praticamente inevitabile che la sua opera più importante avesse come soggetto l’AIDS. Diamanda trae come spunto il racconto di Edgar Allan Poe, Masque of the Red Death, e ne fa un requiem per tutti coloro che sono morti o stanno morendo di AIDS. Dopo diverse esibizioni negli Stai Uniti, Svezia, Olanda, Italia, Spagna e Germania, l’artista viene ufficialmente premiata per Masque of the Red Death alla Queen Elizabeth Hall di Londra nel 1989. Nel Febbraio 1992 Diamanda Galás presenta per la prima volta al Kitchen di New York il pezzo Vena Cava. Nel settembre del 1993 esce l’album Vena Cava, basato sui testi di Philip Dimitri Galás, fratello di Diamanda, nonché compositore e poeta, morto di AIDS. Rispetto ai lavori precedenti, Vena Cava è un’opera più personale e introspettiva, ma che, tuttavia, conserva il senso di panico e di protesta presente in tutto il repertorio della Galás. Nel febbraio 1994, Diamanda inizia la sua collaborazione con il bassista dei Led Zeppelin John Paul Jones e con il batterista degli Attraction’s Pete Thomas. Il risultato di questa collaborazione è The Sporting Life , uscito con l’etichetta Mute e i singoli Do you take this man, Tony e You’re mine nonché i rifacimenti della bellissima Dark End of the Street di Percy Sledge e il blues Last man down. Malediction and Prayer , opera solista che la vede accompagnata solo da un pianoforte, viene presentato per la prima volta il 14 ottobre 1996 al London Royal Festival Hall. L’album si propone come un ciclo di canzoni in cui Diamanda Galás utilizza testi di Baudelaire, Pier Paolo Pasolini e Miguel Mixco e canzoni di Son House, Johnny Cash e Phil Ochs. L’11 settembre 1999 Diamanda Galás presenta a Gravensteen in Belgio il brano Defixiones, Will and Testament. Defixiones fa riferimento agli epitaffi delle tombe dei morti in Grecia e in Asia Minore, Will and Testament, si riferisce alle ultimi desideri di coloro che sono morti in circostanze innaturali. Defixiones, Will and Testament è dedicato alle vittime dimenticate dei genocidi avvenuti in Armenia ed in Anatolia dal 1915 al 1922. La sua bellissima voce, dotata di una gamma di quattro ottave, penetra come vento nelle ossa. Nel maggio 2002 il grande Auditorium di Roma (progettato da Renzo Piano), inaugurato da pochi mesi, ospita la prima tappa del nuovo concerto che ricostruisce attraverso la scelta dei brani, una sorta di percorso cronologico di tutto il lavoro dell’artista. Nel luglio 2005 partecipa al festival “La Milanesiana” in una serata dedicata al tema dell’esilio, accanto al poeta siriano “Adonis”. A settembre 2005 Diamanda Galàs è stata ospite di due importanti festival italiani MITO SettembreMusica di Torino e “Ancona Klezmer Festival”. Il 31 marzo 2008 è uscito il suo nuovo disco Guilty Guilty Guilty, che contiene alcune delle sue liriche più conosciute ed apprezzate, tra le quali Amours Perdus (Juliette Greco), You Never Know What Love Is (Chet Baker), La Chanson de Vieux Amantes (Jacques Brel), A Soul That’s Been Abused (Hubert Sumlin),You’re My Thrill (Peggy Lee) e The Autumn Leaves. A partire dal 2009, Diamanda Galàs è in tour con il nuovo programma di concerto “Your kisses are like fire”.