I concerti dì mercoledì 9 settembre
Quinta giornata di festival a Milano con una serie di capolavori del repertorio cameristico fra Ottocento e Novecento, da Schumann a Ravel e Debussy, con uno sguardo sulla contemporaneità
Omaggio a Beethoven con la versione della Nona Sinfonia elaborata da Liszt per due pianoforti affidata a una coppia storica della tastiera come Canino e Ballista
FANTASMI Teatro Dal Verme, ore 16.30
DUE SECOLI Spazio Teatro 89, ore 21
LO SPIRITO DELLA NONA Teatro Dal Verme, ore 21
Un’intensa giornata musicale, la quinta per MITO SettembreMusica 2020 a Milano, mercoledì 9 settembre, dedicata al repertorio cameristico con tre diversi appuntamenti.
Primo appuntamento pomeridiano, alle ore 16.30 al Teatro Dal Verme, con il pianista Emanuele Arciuli impegnato in un programma incentrato sul Novecento e la contemporaneità in cui vivono “Fantasmi” di altri secoli o luoghi, e così si intrecceranno le pagine di Debussy con quelle di John Corigliano che ricorda Beethoven o di Martin Bresnick che, proprio in un pezzo composto per Arciuli, fa apparire il mondo dei nativi americani; o anche quello del “rivoluzionario” Frederic Rzewski che nasconde fra le note un canto di liberazione sudamericano.
Alle ore 21 per la prima voltaallo Spazio Teatro 89 con I Solisti de laVerdi (Luca Santaniello violino, Raffaella Ciapponi clarinetto, Vittorio Rabagliati pianoforte) che fra Schumann, Ravel e Stravinskij coprono “Due Secoli” e tre modi diversi di perenne ricerca di nuovi percorsi sonori e d’invenzioni timbriche.
Il concerto serale al Teatro Dal Verme alle ore 21 ha per protagonista una coppia storica del pianoforte, il duo composto da Bruno Canino e Antonio Ballista che propone un capolavoro del repertorio per questa formazione come la trascrizione realizzata da Franz Liszt della Nona Sinfonia di Beethoven nel 250° anniversario della nascita del compositore di Bonn.
Com’è ormai tradizione dei concerti di MITO SettembreMusica, le esecuzioni sono precedute da brevi introduzioni che, mercoledì 9 settembre sono tenute da Enrico Correggia (per “Fantasmi”), da Luigi Marzola (“Due secoli”) e da Gaia Varon (“Lo spirito della Nona”).
Secondo le normative in vigore, non sono previsti intervalli e la durata complessiva di ciascun concerto è di circa un’ora.
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