Simone Zanchini

Ultimo aggiornamento: 24/04/2019
Fisarmonicista tra i più interessanti e innovativi del panorama internazionale, la sua ricerca si
muove tra i confini della musica contemporanea, acustica ed elettronica, sperimentazione
sonora, contaminazioni extracolte, sfociando in un personalissimo approccio alla materia
improvvisativa. Diplomato con lode in fisarmonica classica al Conservatorio “G.Rossini” di Pesaro,
con il maestro Sergio Scappini. Strumentista eclettico, esercita un’intensa attività concertistica
con gruppi di svariata estrazione musicale (improvvisazione, musica contemporanea, jazz,
classica).
Ha suonato in numerosi festival e rassegne in Italia (Clusone Jazz, Umbria Jazz, Tivoli Jazz, Time
in Jazz -Berchidda, Sant’Anna Arresi, Barga Jazz, Mara Jazz, Jazz in’it -Vignola, Ravenna Festival,
Rossini Opera Festival, Siena Jazz, Rumori Mediterranei - Roccella Jonica) e nei più importanti
festival internazionali (Francia, Austria, Germania, Inghilterra, Olanda, Svezia, Danimarca,
Finlandia, Slovenia, Croazia, Macedonia, Spagna, Inghilterra, Norvegia, Russia, Tunisia, Libano,
India, Venezuela, Giappone).
Vanta collaborazioni con molti musicisti di fama internazionale e di differenti estrazioni: Thomas
Clausen, Gianluigi Trovesi, Javier Girotto, Marco Tamburini, Massimo Manzi, Tamara Obrovac,
Krunoslav Levacic, Vasko Atanasovski, Paolo Fresu, Antonello Salis, Han Bennink, Art Van
Damme, Bruno Tommaso, Ettore Fioravanti, Mario Marzi, Michele Rabbia, Andrea Dulbecco,
Giovanni Tommaso, Gabriele Mirabassi, Frank Marocco, Bill Evans, Adam Nussbaum, Jim Black.
Dal 1999 collabora stabilmente con i Solisti dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, con cui
compie regolarmente tournee in ogni parte del mondo. All'attività concertistica e di ricerca,
Zanchini affianca anche quella didattica, tenendo workshop sulla fisarmonica e
sull'improvvisazione.
Dal 1996 ha pubblicato circa una vendita di dischi, tra i più recenti troviamo, nel 2006 Bebop
Buffet (Wide Sound) in duo con Frank Marocco, disco esemplare del linguaggio Bebop espresso
con la fisarmonica. Nel 2009 Meglio solo! (Silta Records) nel quale sperimenta le possibilità
timbriche del suo strumento attraverso l’uso di una particolare fisarmonica midi, live-electronics
e laptop, nello stesso anno esce anche Fuga per Art 5et (Dodici Lune Records) l'unico disco
tributo di Zanchini, omaggio al suo grande maestro, nonchè uno dei massimi esponenti della
fisarmonica jazz: Art Van Damme.
Nel settembre 2010 pubblica il disco The way we talk (In+Out Records), con un quartetto
internazionale che coinvolge musicisti europei e statunitensi: Ratko Zjaca alle chitarre, Martin
Gjaconovski al cbasso e Adam Nussbaum alla batteria.
Nel Maggio 2012 viene pubblicato My Accordion's Concept (Silta Records), l'ultimo lavoro di
Zanchini, un progetto costruito su improvvisazioni radicali per fisarmonica acustica e live
electronics, tentativo coraggioso di Zanchini di sovvertire il comune codice espressivo attraverso
il suo strumento, tra i più fortemente radicati nella musica cosidetta riconoscibile.