Giulio Prandi

Giulio Prandi
Giulio Prandi
Ultimo aggiornamento: 23/08/2022
Giulio Prandi, direttore d’orchestra e di coro, matematico, stimato ricercatore a cui si devono alcune delle riscoperte più importanti degli ultimi decenni, divulgatore instancabile, si diploma in direzione d’orchestra sotto la guida di Donato Renzetti, dopo aver studiato composizione con Bruno Zanolini e musica corale e direzione di coro con Domenico Zingaro al Conservatorio di Milano. È inoltre diplomato in canto e laureato in matematica. Tiene regolarmente masterclass e workshop sul repertorio sacro italiano del XVIII secolo ed è invitato a prendere parte alle giurie di importanti concorsi internazionali. Si dedica con passione alla divulgazione della musica e all’insegnamento. È docente di formazione corale presso l’ISSM di Pavia; dal 2018 al 2021 ha tenuto il Laboratorio di polifonia sacra al Conservatorio di Milano. Animato dalla passione per il repertorio vocale e sacro italiano del XVIII secolo, fonda nel 2003 Coro e Orchestra Ghislieri, che dirige regolarmente nelle maggiori sale da concerto europee. Nel 2019 è artista in residenza del Festival Oude Muziek di Utrecht; nel 2022 e 2023 con il suo gruppo sarà impegnato in numerosi concerti in Italia e all’estero. È direttore artistico del Centro di Musica Antica della Fondazione Ghislieri di Pavia, insignito del Premio Abbiati 2019 della Critica Musicale Italiana quale “miglior iniziativa musicale”. Svolge una costante attività di ricerca, che negli anni lo porta alla riscoperta di numerose opere rare o inedite di autori quali Galuppi, Jommelli, Perez, Perti, Durante, Astorga, Leo. Si dedica inoltre con continuità alle grandi opere sacre di Vivaldi, Pergolesi, Händel, Johann Michael Haydn, Franz Joseph Haydn e Mozart. È stato invitato come direttore d’orchestra da istituzioni quali Opera Lombardia, Teatro Carlo Felice di Genova e Cameristi della Scala, con cui collabora regolarmente. Ha debuttato al Teatro Filarmonico di Verona dirigendo orchestra e coro della Fondazione Arena con la cantata Didone abbandonata di Jommelli e Dido and Aeneas di Purcell, oltre al Messiah di Händel; la sua collaborazione con i complessi areniani si rinnova nel 2022 con l’Orlando furioso di Vivaldi per la regia di Fabio Ceresa.