Chris Cheek

Ultimo aggiornamento: precedente al 2019
Chris Cheek, sax tenore e soprano, uno dei più quotati sassofonisti del jazz internazionale, appartiene a pieno titolo a quell’elite di giovani innovatori facenti capo alla scena del jazz club Small’s, esplosa a New York negli anni 90. Originario di Saint Louis, inizia a suonare il sax contralto all’età di dodici anni, successivamente frequenta la Webster University prima di approdare nel 1988 grazie a una borsa di studio al Berklee College of Music di Boston, dove consegue il diploma studiando tra gli altri con Joe Viola, Hal Crook e Herb Pomeroy. Nel 1992 si stabilisce a New York, dove inizia a lavorare con l’Electric Bebop Band di Paul Motian, Los Guachos di Guillermo Klein, i Bloomdaddies con Seamus Blake, Stephan Crump, la Liberation Music Orchestra di Charlie Haden, la Brian Blade Fellowship, Wolfgang Muthspiel, Luciana Souza, David Berkman e Jen Chapin. La sua partecipazione a “Communication Theory“ del pianista David Berkman, insieme ai colleghi sassofonisti Steve Wilson e Sam Newsome, ha ulteriormente consolidato la sua fama di solista di punta. Oltre ad aver partecipato a molte incisioni come sideman Chris Cheek ha registrato quattro lavori a proprio nome, tutti pubblicati dall’etichetta spagnola Fresh Sound/New Talent, a partire dal suo esordio discografico come leader nel ‘97, I Wish I Knew, una session di standards con la partecipazione di Kurt Rosenwinkel, seguito nel ‘98 da un cd di propri brani originali intitolato A Girl Named Joe, da Vine, uscito nel 2000, fino al più recente Blues Cruise, con la partecipazione di Brad Mehldau.