Ben Allison

Ultimo aggiornamento: precedente al 2019
Ben Allison è sicuramente uno dei musicisti più interessanti e attivi sulla ricchissima scena di New York; oltre ad essere un contrabbassista formidabile e un compositore di grande sensibilità, Allison possiede infatti una qualità organizzativa che difficilmente si trova in un mondo come quello del jazz, che al naturale interplay della musica contrappone spesso un’immagine di forte individualismo da parte dei suoi esponenti. Con le sue formazioni (Peace Pipe, Man Size Safe, Medicine Wheel e Kush Trio) Allison ha realizzato vari tour attraversando Stati Uniti, Canada, Europa, Brasile, guadagnando seguito tra i fans e accattivandosi pubblico nuovo con il suo avventuroso e accessibile sound e con una particolare capacità creativa artistica improvvisativa. Definito “uno degli attuali migliori giovani musicisti jazz” dal Boston Globe, Allison ha pubblicato sue composizioni originali in sette album: Little things run the world (2008), Cowboy justice (2006), Buzz (2004), Peace Pipe (2002), Riding the nuclear Tiger (2001), Third Eye (1999) e Medicine Wheel (1998) per la Palmetto Records e il suo album di debutto (Seven Arrows) per l’etichetta Koch Jazz. Ognuno di essi mette in luce la visione lungimirante e progressista di Allison, come produttore, compositore, arrangiatore e bassista, insieme al naturale approccio nel saper trasmettere la propria abilità. La produzione artistica di Allison non è passata inosservata dalla stampa. Fin dal 2003 è stato costantemente menzionato nel Downbeat Critcs Poll in una notevole varietà di categorie, tra le quali quelle di Bassista (classificatosi al primo posto nel 2006 e 2007), Album, Compositore, Gruppo Acustico, Arrangiatore, e Artista jazz dell’anno. Allison afferma: “Concepiso il processo musicale nella sua interezza, dall’assemblare la band alla scrittura pura della musica, dalla registrazione alla masterizzazione dell’album, realizzando il lavoro artistico e scrivendo le note e poi portando in tour il progetto; tutte parti di un processo di espressione musicale. Mi diverte e mi entusiasma ogni passaggio di queso processo. Ognuno di essi richiede un certo tipo di energia positiva, e tendo a collaborare con una vasta numero di persone molto creative”. Cowboy Justice (2006) è rimasto primo in classifica per quattro settimane consecutive nella CMJ National Radio charts e nelle prime venti posizioni per più di quattro mesi. I suoi precedenti lavori discografici non hanno avuto minor fortuna, diventando negli anni tra gli album più diffusi dall’etere ed ascoltati dal grande pubblico, fino a portarlo a vincere il SESAC National Performance Awards 2006. Recensioni e menzioni come miglior album dell’anno sono costantemente riportate da The new york Times, The Boston Globe, The Villane Voice, Jazz Times, Jazz Journalist Association, Downbeat Critics Poll, All About Jazz, Coda (Canada) da Jazz Review (Regno Unito) e altri. All’età di venticinque anni Ben Allison ha costituito il Jazz Composers Collective, un’associazione no-profit con sede a New York, finalizzato alla realizzazione di un ambiente dove gli artisti possono esprimere i propri ideali. Ambiente ideale, dunque, ma anche reale, nel quale gli artisti possono liberamente esplorare – allargando i confini dell'espressività – le proprie idee musicali e presentare i propri lavori come compositori, creando (e rischiando) attraverso lo sviluppo, l’esplorazione e la sperimentazione di musica nuova. In qualità di direttore artistico e compositore in residence del Jcc, Allison ha prodotto e/o cooprodotto più di cento concerti ed eventi speciali, tra i quali una lunga serie (11 stagioni) di concerti annuali, tour nazionali ed internazionali con gli artisti del collettivo, una residenza presso il MoMA Museum di New York ed un festival a cadenza annuale; il Jcc Festival al Jazz Standard, che ha attirato l’attenzione internazionale facendo di questa realtà il perno della vita musicale della città di New York. In qualità di membro del Jcc, Ben Allison ha ricevuto fondi e sovvenzioni per l’attività concertistica e per la produzione discografica da: Chamber Music America, the Mary Flager Cary Charitable Trust, the National Endowment for the Arts, The Aaron Copland Foundation, Meet the Composer e The American Composers Forum. Nato nel 1966 in New Haven, Connecticut, Allison si è esibito in tutto il mondo acompagnandosi a musicisti del calibro di Ara Dinkjian (suonatore di oud), dell’alto-sassofonista Lee Konitz, fino a citare la leggendaria performance con Joey Arias. Conta ben più di 40 partecipazioni in dischi di vari artisti ed ha scritto musica per film, televisione nazionale e radio. Ricordiamo a questo proposito il tema per la trasmissione On The Media (National Public Radio, NPR) e l’arrangiamento e l’orchestrazione per Two Days, opera scritta da Donald Margulies, vincitore del Premio Pulitzer.