RIVOLUZIONI

Dopo MOTI, tema dell'edizione 2025 sarà RIVOLUZIONI, declinato in una molteplicità di sensi: estetico, spirituale e scientifico, come un ritorno al "punto zero". È una definizione che allude anche a un mutamento radicale di un ordine stabilito, che vuole essere rottura di abitudini di ascolto consolidate e apertura di nuove prospettive. Come già nel 2024, la programmazione si muoverà sul doppio binario della promozione e valorizzazione delle migliori espressioni della cultura prodotta e promossa dai due poli del festival e del dialogo con realtà oltre confine, per costruire relazioni progettuali in una prospettiva di integrazione europea.

Nelle rivoluzioni quattro saranno perimetri tematici ma dai contorni spesso labili o sovrapponibili.

La volontà che guida questa scelta è quella di riprodurre la complessità (o il caos) del presente, senza confondere il pubblico, ma esponendolo a stimoli, provocazioni. riflessioni, idee, in una progettualità che va oltre l'intrattenimento colto e si pone come strumento di pensiero. Un festival quindi che ha come ambizione l'essere più coerente con la complessità del tempo presente.

I quattro perimetri sono:

Mitja e gli altri

Omaggio, nel cinquantenario della scomparsa, a Šostakovič e a compositori coevi.

Berio e le avanguardie

Omaggio a Luciano Berio nel centenario della nascita.

Rivoluzioni

tempi di guerra, tempi di pace

Ascoltare con gli occhi

La multidisciplinarietà è evidente soprattutto in questo perimetro al quale appartengono:
– Nomadic. Canto per lo biodiversità, di e con Telmo Pievani filosofo della scienza, e Gianni Maroccolo. Un racconto di eterne migrazioni affidato a storie, suggestioni visive, poesia e naturalmente alla musica, che solleva domande e provoca emozioni, ove il migrare è fonte di vita e di diversità, anelito di sopravvivenza;
– The book of women di Riccardo Nova, affine invece a sensibilità musicali extraeuropee con i canti della tradizione indiana e quelli della tradizione mistica occidentale;
– Without Blood There Is No Cause. Musica, video e parole per presentare la figura poliedrica di Julius Eastman. Strutturata come un oratorio laico, la serata celebra la personalità del musicista, cantante e compositore afroamericano, il cui contributo alla musica d'avanguardia viene esplorato in un programma biografico.

Rispetto alla precedente edizione, la programmazione 2025 propone un numero maggiore di eventi anche per sollecitare gli spettatori alla costruzione di un proprio percorso attraverso le tematiche della programmazione.

Questo e altro, tra repertorio e innovazione, l'uno e l'altra "genio e sregolatezza".


Giorgio Battistelli

Giorgio Battistelli
Direttore artistico