Motel Connection

Ultimo aggiornamento: 24/04/2019
Con ormai un po’ di anni di storia alle spalle, il progetto Motel Connection è sempre più in grado di pilotarsi verso strade sconosciute. Riunitisi all’inizio del nuovo millennio per sonorizzare mostre e installazioni artistiche, oggi Motel Connection è un progetto maturo pronto ad ogni sfida. Prima la chiamata di Marco Ponti nel 2001, per dare vita alla colonna sonora di Santa Maradona, film di culto dal lusinghiero successo sia di pubblico che di critica (con particolari menzioni proprio sulle musiche). La voglia di misurarsi con un vero e proprio album, Give Me A Good Reason To Wake Up, arriva un anno dopo, nel 2002 (Mescal). Il 2004 li vede di nuovo arruolati da Marco Ponti, per curare la colonna sonora di Andata / Ritorno, ancora più ambizioso del precedente, dove infatti i Motel Connection dimostrano di saper amalgamare il linguaggio dei dancefloor con quello dell’indie rock d’autore.La dimensione è quella della ricerca continua in evoluzione, in transizione. La dimensione è anche quella dei live, del contatto diretto, del sudore, delle mani in aria. Motel Connection ha un’anima dance, sempre più strettamente sintonizzata con le avanguardie berlinesi tra house e techno come dimostra il secondo album di studio, Do I Have A Life?, uscito nell’ottobre del 2006 (EMI). Ma in Motel Connection non sono solo le macchine a parlare.
Il nuovo album H.E.R.O.I.N, (uscito nel marzo 2010), coprodotto da Stefano Fontana (Stylophonic) e Motel Connection, segnala un’ulteriore svolta dal punto di vista espressivo: un impatto di taglio funk sotto la pelle di canzoni elettroniche. Non potrebbe che essere così: Samuel, che già come cantante dei Subsonica sa ben sedurre il pubblico in un live set, alterna microfono, macchine, chitarre e giradischi; Pierfunk (bassista nei primi due dischi dei Subsonica, artefice delle linee di basso) è un vero e proprio scienziato del funk sia che si tratti di usare strumenti che macchine; Pisti è quello dalla biografia più strettamente dance oriented, ma sono pochi i dj in Italia altrettanto comunicativi come presenza scenica.