Ti-Coca

Last update: 24/04/2019
Ti-Coca viene chiamato così per via della sua piccola taglia e della sua natura frizzante, che riporta all’inevitabile bevanda: come si diceva, egli propone delle méringues lente su arie popolari tradizionali del repertorio Vudù. Secondo la studiosa e danzatrice Emmanuelle Honorin, Ti-Coca riporta ad Haiti l’aroma della Danza cubana, emula del Fandango e dell’Habanera, ma nata anch’essa a Cuba dalle contraddanze europee scimmiottate dai creoli nei pomeriggi dei giorni di festa. Il suo personaggio ha un po’ dello chansonnier e un po’ del commandeur della contraddanza. Come loro, egli canta e invoca Simbi, spirito dei mari, Erzulie, dea dell’amore, oppure Damballah, spirito-biscia, e lo fa in un modo rilassato, bruciando le consuete divisioni sacro/profano. Ti-Coca e il suo Wanga Neges, che dall’alto dei loro 35 anni di attività sono un raro esempio di sopravvivenza musicale e di fedeltà alla tradizione, a dispetto delle mode e dei successi commerciali.