Todd Terje

Last update: 24/04/2019
Attraverso una grande varietà di lavori che spaziano dalle sonorità kitsch euro al deep funk e al latin jazz, Todd Terje, personaggio non proprio nuovo nell’ambiente, è riuscito a lasciare un segno all’interno del circuito della dance music. Gemme quali Eurodans e la versione disco-latina di Can’t help it di Michael Jackson pubblicata sotto lo pseudonimo di Tangoterje hanno fatto impazzire i clubbers così come le vendite, e qualsiasi cosa il giovane norvegese prenda fra le mani, il risultato è sempre caratterizzato da un mix decisivo di musicalità e freschezza. Essendo cresciuto nel villaggio agricolo di Mjøndalen, le influenze della dance music erano molto scarse e, soprattutto, non esisteva laggiù alcun tipo di Diskoklubb (discoteche: richiama il nome di un suo pezzo). Così come limitati erano i suoi contatti con la obscure disco e la acid house. Tuttavia, durante i primi anni ’90 la cultura dance riesce a farsi strada persino nei luoghi più remoti della Norvegia grazie alla fama di gruppi come i Prodigy e al lavoro delle stazioni radio nazionali che riempiono le principali fasce orarie con la musica di Olle Abstract e Pål “Strangefruit” Nyhus. La sorella di Terje era amica intima del defunto Tore “Erot” Kroknes e i nastri che lei portava al giovane Terje diventano la sua principale fonte di ispirazione. Allenandosi nei primi anni dell’adolescenza su un PC da due soldi insieme al compagno di giochi Dølle Jølle, Terje realizza esperimenti house e jungle che suonano con audiocassette durante le feste del liceo. Forse troppo giovane per quella vecchia musica, Terje riconosce che la disco è un tantino frivola finché, nel 1999, alle sue orecchie giunge Sexy Disco di Bjørn Torske. Da studente di pianoforte, Terje si iscrive alla scuola di musica locale; ma, con grande disappunto, scopre che là sono scarsi gli insegnamenti di jazz. Dopo aver abbandonato gradualmente la via della carriera musicale, prosegue gli studi di fisica presso l’Università di Oslo. Anche se non aspira più a diventare un pianista, Terje è senza dubbio immerso nella musica. Nel 2001 entra in contatto con Prins Thomas, che a quel tempo lavora al HS Records di Oslo. Thomas riconosce subito il suo potenziale, e spinge Terje nella giusta direzione Oslo è una piccola città dove spesso la mentalità popolare tende ad avere il sopravvento e, grazie al suo profondo giudizio musicale e alla sua passione un po’ “secchiona” per vecchi e nuovi dischi (dai 12’ dei nuovi Idjut Boys a band sperimentali note a pochi), Terje diventa presto uno dei musicisti chiave sulla scena della disco elettronica di Oslo. Oltre a lavorare ai suoi progetti, Todd suona su alcune tracce di Prins Thomas, per non parlare del remix del 12’ Another Station di Lindstrøm.