I concerti di martedì 21 settembre

Milano
/ 19 Settembre 2021

Spazio ai giovani esecutori con gli allievi dei conservatori, il ta lento di Luca Buratto e il debutto al festival del pianista Lucas Debargue, prodigio che divide pubblico e critica in tutto il mondo

 

CANTABILE Teatro Dal Verme, ore 16.30

AFFETTO Teatro Delfino, ore 21

TONALITÀ FRANCESE Teatro Dal Verme, ore 21

 

Nella quattordicesima giornata del festival MITO SettembreMusica 2021, martedì 21 settembre, spazio a giovani interpreti, sulla strada del successo – come gli allievi dei Conservatori di Milano e Torino – in carriera come Luca Buratto o ancora già nella categoria delle stelle come Lucas Debargue.

Primo concerto della giornata alle ore 16.30 al Teatro Dal Verme con i talenti dell’Orchestra degli allievi dei Conservatori di Milano e Torino diretta da Nicolò Jacopo Suppa con un programma “Cantabile” che comprende pagine di Delius, Schubert e Beethoven, improntate sulla delicatezza e la soavità. Priva infatti dei connotati drammatici del Beethoven più corrusco, la Quarta sinfonia è un’esibizione di leggerezza, ironia e soavità, elementi senza i quali è impossibile comprendere davvero Ludwig. A ingentilire ulteriormente la serata, due raffinatissimi “preludi” come la rossiniana Ouverture “in stile italiano” di Schubert e i due “Acquarelli” di Delius.

Al Teatro Delfino alle ore 21 “Affetto”, recital pianistico di Luca Buratto “un virtuoso fuori dal comune” come lo ha definito «The Telegraph» fra gli interpreti principali del contemporaneo Thomas Adès che propone anche in questo concerto insieme a Chopin, Couperin, e Ravel in una catena di rimandi fra passato e presente. Sin dal Quattrocento i compositori si sono infatti rivolti musicalmente ai loro maestri rendendo loro omaggio e scrivendo una storia di capolavori all’insegna dell’ammirazione, dell’affetto, del rispetto. Il repertorio per tastiera in generale, quindi anche quello pianistico, sono particolarmente ricchi di esempi, come nel caso del contemporaneo Thomas Adès che scrive pensando a Chopin, di François Couperin che appartiene a una stagione del barocco francese in cui il “tombeau” fu molto praticato, di Maurice Ravel che ne volle evocare il modello all’inizio del Novecento.

Ospite assai atteso al Teatro Dal Verme alle ore 21 è invece il pianista francese Lucas Debargue, vincitore del premio della critica al XV concorso Čajkovskij di Mosca «per il suo dono unico, la sua libertà creatrice, la bellezza delle sue interpretazioni», geniale e miracoloso, mal sopportato dall’accademia, ha una storia personale difficile, con studio del pianoforte in età adolescenziale e tanto jazz. Per il suo debutto a Milano sceglie un programma in “Tonalità francesi” dedicato a rare pagine di Fauré, inframmezzate a quelle – in prima italiana – di Stéphane Delplace, compositore francese contemporaneo che con una certa vena nostalgica è alla ricerca di una palingenesi per il linguaggio tonale, qui nuovamente esplorato dalla fondamento tramite preludi e fughe ispirati al modello di Bach (poi a quello di Chopin per i preludi e quindi a Šostakóvič).

Com’è ormai tradizione dei concerti di MITO SettembreMusica, le esecuzioni sono precedute da brevi introduzioni che, martedì 21 settembre, sono tenute da Enrico Correggia (per “Cantabile” e “Tonalità francese”) e da Luigi Marzola (per “Affetto”).

Tutti i concerti sono senza intervallo e hanno una durata complessiva di circa un’ora.

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