Krystian Zimerman

Ultimo aggiornamento: precedente al 2019
KRYSTIAN ZIMERMAN pianoforte Krystian Zimerman proviene da una famiglia legata alla musica da una lunga tradizione. La sua casa era frequentata giornalmente da musicisti che suonavano soprattutto musica da camera, permettendogli così un intimo e naturale contatto con quest’arte. Ha fatto i primi passi sotto la supervisione del padre e a 7 anni ha cominciato a lavorare sistematicamente con Andrzej Jasinski, allora professore associato senior del Conservatorio di Katowice, dove 14 anni dopo si è diplomato. Zimerman non ama i concorsi, ma ha seguito la strada di numerosi concertisti, partecipando e vincendo molte competizioni di prestigio tra cui il Concorso Internazionale Ludwig van Beethoven a Hradec Kralove/Königgrätz. La vittoria del Grand Prix al Concorso Chopin del 1975 gli ha aperto le porte di una brillante carriera internazionale. Nel 1976 Artur Rubinstein lo ha invitato a Parigi: quell’ incontro avrebbe influenzato durevolmente lo sviluppo del giovane pianista. Nel 1977 ha suonato per la prima volta negli Stati Uniti e in Giappone. Nel 1985 gli è stato consegnato il premio dell’Accademia Chigiana di Siena quale miglior giovane musicista dell’anno e nel 1994 il premio della Fondazione Leonie-Sonning a Copenhagen. Nel 2005 ha vinto il premio nella categoria “musica per orchestra” al MIDEM per la sua registrazione dei Concerti per pianoforte n. 1 e 2 di Sergei Rachmnaninov. La sua attività artistica è stata segnata, prima di tutto, da regolari incontri con un pubblico appassionato, che aspetta con ansia ogni suo concerto. Dovunque egli vada, Europa, Asia o America, riconosce tra i suoi ammiratori visi diventati familiari. Nelle ultime stagioni, da quando ha deciso di viaggiare con il suo pianoforte, è riuscito ad abituare il suo pubblico e le società artistiche a questa insolita prassi. Con dei dispositivi tecnici da lui escogitati ha reso possibile portare in tour il proprio strumento. L’essere completamente tranquillo per ciò che riguarda il pianoforte – oltre ad avere acquisito un grande esperienza pratica, prima a Katowice e successivamente collaborando con la Steinway di Amburgo – gli ha permesso di eliminare o di ridurre al minimo tutto ciò che potrebbe distrarlo da questioni puramente musicali. Il repertorio di Zimerman comprende, fra l’altro, opere di Chopin, Franz Liszt, Franz Schubert, Johannes Brahms, Edvard Grieg, Béla Bartok, Maurice Ravel, Claude Debussy nonché musica da camera di César Franck e Karol Szymanowski. La conoscenza relativamente precoce dei principali sviluppi nella musica europea – tedesca, russa, francese ecc. – gli ha impedito di diventare uno specialista di Chopin. Ha invece stimolato in lui il desiderio di suonare le varie opere nei luoghi dove sono nate: musica francese a Parigi, Beethoven, Mozart e Schubert a Vienna, Brahms ad Amburgo, opere americane a New York –condotte, nel caso di Leonard Bernstein, dal compositore stesso. Il Concerto per pianoforte di Witold Lutoslawski, a lui dedicato, ha ricevuto un trattamento adeguato: esecuzione a Varsavia, durante il Festival d’Autunno di Musica Contemporanea, con il compositore quale direttore d’orchestra. Gli incontri con grandi artisti, sia nel campo della musica da camera che direttori d’orchestra, sono stati secondo lui la sua più grande fortuna. Ha suonato con Gidon Kremer, Kyung-Wha Chung, Kaja Danczowska, Yehudi Menuhin e sotto la direzione di Bernstein, Karajan, Abbado, Ozawa, Muti, Maazel, Previn, Boulez, Mehta, Haitink, Skrowaczewski e Rattle. Ha avuto anche l’opportunità di conoscere i maestri della generazione precedente: Claudio Arrau, Arturo Benedetti Michelangeli, Arthur Rubinstein, Sviatoslav Richter, che hanno avuto tutti una grande influenza sulla sua formazione musicale. Il pianoforte non è la sua sola passione: è sempre stato un abilissimo organista e inoltre l’aver frequentato molti tra i più prestigiosi direttori d’orchestra dei nostri tempi gli ha permesso di approfondire la sua conoscenza della direzione d’orchestra. Zimerman vive con la famiglia in Svizzera, dove ha passato la maggior parte della sua vita, e divide il suo tempo tra la famiglia, l’attività concertistica e cameristica. Si è posto il limite di 50 concerti all’anno ed ha un’aderenza totale alla sua professione: organizza personalmente la gestione della sua carriera, studia l’acustica delle sale da concerti, le ultimissime tecnologie di registrazione e della costruzione degli strumenti. E’ inoltre appassionato di psicologia e computer. Ha sviluppato un analogo approccio nei confronti della registrazione discografica, processo di cui si occupa nella sua totalità. Durante i 30 anni di collaborazione con la Deutsche Grammophon, ha inciso 22 dischi che hanno ricevuto importanti premi. Nel 1999 ha registrato i Concerti di Chopin con un’orchestra costituita appositamente per questo progetto, la Polish Festival Orchestra, con la quale ha fatto una lunga tournée in Europa e America per commemorare il 150° anniversario della morte di Chopin. Recentemente ha registrato il Concerto per pianoforte n. 1 di Brahms con i Berliner Philharmoniker diretti da Sir Simon Rattle, ricevendo critiche assai lusinghiere. Tra le esecuzioni storiche che lo hanno posto per sempre nell’olimpo della musica classica, ci sono quella con i Wiener Philharmoniker il 10 febbraio 1985, la sua interpretazione del Concerto per pianoforte di Robert Schumann sotto la direzione di Herbert von Karajan, e i Concerti n. 3, 4 e 5 di Beethoven nel settembre 1989 sotto la direzione di Leonard Bernstein. Il 24 gennaio 2005, giorno dell’apertura del MIDEM a Cannes, il Ministro della cultura Renaud Donnedieu de Vabres gli ha conferito la Legione d’Onore francese. Krystian Zimerman ha ricevuto la Légion d’honneur dello Stato Francese, il Dottorato Honoris Causa dell’Università di Latowice e recentement il Presidente della Polonia gli ha consegnato la prima e allo stesso tempo più alta onorificenza per personaggi non legati al Corpo militare, l CROCE AL MERITO CON STELLA. Quest’anno ha suonato le ultime tre Sonate di Beethoven alla Suntory Hall di Tokyo esattamente all’età e nel giorno in cui Beethoven è morto.