Massimo Popolizio

Ultimo aggiornamento: precedente al 2019
Ottimo attore cinematografico e teatrale, Massimo Popolizio si diploma all'Accademia d'Arte Drammatica Silvio D'Amico nel 1984, proponendosi come attore teatrale l'anno successivo con il ruolo da protagonista de "Commedia della seduzione" di Schnitzler, diretto da Luca Ronconi, con il quale collaborerà stabilmente per oltre 10 anni. A teatro, diventa l'ottimo interprete di "Strano interludio"; "Gli ultimi giorni dell'umanità"; "Misura per misura"; "Re Lear"; "I due gemelli veneziani"; "Peer Gynt"; "Ruy Blas", "Il lutto si addice ad Elettra" fino a "Quer pasticciaccio brutto de via Merulana" e "I fratelli Karamazov". Il tutto vincendo naturalmente numerosi premi Ubu. Debutto cinematografico e televisione Cinematograficamente, debutta nel 1989 grazie al film drammatico L'assassina (1989) con Margaret Mazzantini ed Elena Sofia Ricci, ma è soprattutto un buonissimo interprete televisivo che si concede all'occhio della telecamera per miniserie come: Requiem per voce e pianoforte (1991) di Tomaso Sherman con Vittorio Amandola, Simona Cavallari, Maurizio Donadoni e Daniela Morelli e La famiglia Ricordi (1995) di Mauro Bolognini con Luca Barbareschi, Agostina Belli, Vittoria Belvedere, Lino Capolicchio, Alain Cuny, Alessandro Gassman, Massimo Ghini, Domiziana Giordano, Anna Kanakis, Lucrezia Lante della Rovere, Angela Molina, Laura Morante, Kim Rossi Stuart e Melba Ruffo. Nel 1993, torna al cinema con Caccia alle mosche, seguito nel 1995 da Cuore cattivo (1995). È poi diretto dai fratelli Paolo e Vittorio Taviani in Le affinità elettive (1996) e torna al piccolo schermo con L'attentatuni (2001) e La stagione dei delitti (2007). Il Nastro d'Argento per il doppiaggio. Discretissima voce del doppiaggio italiano, si aggiudica un Nastro d'Argento per il miglior doppiaggio maschile per Hamlet (1996) ed è sempre lui a prestare la sua voce a uno degli Oscuri Signori del genere fantasy: Lord Voldemort nella saga di film su Harry Potter. Spesso diretto da Michele Placido, ha recitato anche in Mare nero (2006) e in Mio fratello è figlio unico (2007) di Daniele Luchetti, con Riccardo Scamarcio, Elio Germano, Angela Finocchiaro e Luca Zingaretti. Il suo ruolo è quello del padre di Accio. Ma è anche Bernard in Amore che vieni, amore che vai (2008) e Vittorio Sardella in Il divo (2008).