Alva Noto

Ultimo aggiornamento: 24/04/2019
Carsten Nicolai, alias Alva Noto, fa parte di una generazione di artisti che lavora intensamente in una zona di transizione tra arte e scienza. Nicolai utilizza il suono elettronico e l'arte visiva come una sorta di strumento ibrido per creare la propria visione microscopica dei processi creativi. L’artista mira a superare la separazione delle forme d'arte e dei generi, egli si pone con il suo lavoro e la sua ricerca in un’area estetica dove la divisione tra le percezioni sensoriali è dissolta. L’opera, la cui natura ambigua, musicale e visiva, rispecchia la doppia identità dell’artista, insiste sulla sensibilizzazione dello spettatore per indurlo alla connessione dei diversi livelli sensoriali. Il carattere duale dell'opera di Carsten Nicolai si esprime nella compresenza tra le caratteristiche fisiche dell'impatto sonoro, espresso nell'utilizzo di bassissime e altissime frequenze usate in modo potente e allo stesso tempo tagliente e il carattere chirurgico e microscopico delle strutture in cui questo impianto sonico si realizza. Tutto ciò anche nelle opere visive nelle quali Nicolai utilizza strutture rigorose e delicate allo stesso tempo, ancora in un'ottica di forte polarità. La sintesi dei suoi lavori la troviamo nelle installazioni, spazi immersivi dove si fondono la ricerca visiva e quella acustica. La sua ricerca prende spunto da fenomeni naturali come il suono, di cui studia il rapporto con lo spazio, il tempo e il movimento, la luce, i campi elettromagnetici (e in particolare gli effetti delle polarità) ed elementi naturali come il latte o la neve. E proprio come i fiocchi di neve rendono possibile il generarsi di forme uniche e irripetibili, le opere di Nicolai partono da un minimum percettivo, nucleo attorno al quale si crea un sistema di eventi a cui aggiunge l'elemento errore che a sua volta provoca cambiamenti di frequenza, di suoni e di visioni generando così infiniti altri nuclei e infinite via di fuga per la percezione. Dopo la sua partecipazione a importanti mostre internazionali come "Documenta X" e la 49° e 50° Biennale di Arti Visive di Venezia, le opere di Nicolai sono state presentate in due mostre personali alla Kunsthalle di Francoforte e alla Neue Nationalgalerie di Berlino nel 2005. Con lo pseudonimo alva noto è uno degli artisti di riferimento anche nel contesto della musica digitale, le sue performance sono giunte nei centri d’arte più importanti del mondo, dal Solomon R. Guggenheim Museum di New York, al Moma di San Francisco, al Centre Pompidou di Parigi, la Kunsthaus di Graz e la Tate Modern di Londra. Inoltre egli collabora a progetti con artisti diversi, come Ryuichi Sakamoto, Ryoji Ikeda, Blixa Bargeld, Michael Nyman, Mika Vainio e Thomas Knak.