Salomé Haller

Ultimo aggiornamento: 24/04/2019
Salomé Haller si è costruita negli anni una solida fama nel campo della musica barocca, collaborando con Le Parlement de Musique, Concerto Köln, Les Talens Lyriques, Le Concert Spirituel, I Barocchisti e Akademie für Alte Musik Berlin, con registrazioni e concerti in Francia e all’estero. Ad aprirle le porte della Staatsoper di Berlino è stato René Jacobs nel 1999 con Solimano di Hasse e con Griselda di Scarlatti e Crœsus di Keiser nel 2000. Negli anni seguenti si è esibita all’Opéra di Nizza (Rosmira Fedele di Vivaldi), di Losanna (Roland di Lully), di Rennes (Agrippina), di Rouen (Véronique), allo Châtelet (Le Luthier de Venise di Dazzi) e al Théâtre des Champs-Élysées. Nel 2006 ha debuttato all’Opéra di Parigi nel ruolo di Diana (Iphigénie en Tauride) con Marc Minkowski, seguito da Medea (Thésée di Lully) diretta da Emmanuelle Haïm all’Opéra di Lille, da Annio (La Clemenza di Tito) a Tours, Dorothée (Cendrillon di Massenet) all’Opéra-Comique e a Vienna, Bellangère (Ariane et Barbe Bleue) al Liceu di Barcellona e Oenone (Hippolyte et Aricie) all’Opéra di Parigi. In concerto ha collaborato con John Nelson, Peter Oetvös, Armin Jordan, Christoph Eschenbach, Pierre Boulez e l’Ensemble intercontemporain; ha cantato in opere diverse fra le quali L’Isola Disabitata di Haydn, Poèmes pour Mi di Messiaen, le Nuits d’Été di Berlioz, Pierrot Lunaire di Schönberg, mentre nel campo della musica da camera ha canta con ensemble come i Quartetti Ysaÿe, Diotima e Manfred. Il suo partner prediletto in récital è Nicolas Krüger, con il quale ha registrato Das irdische Leben , premiato con un “Diapason découverte”. Recentemente è stata Flora (La Traviata) alla Monnaie, la Voce della Madre (I racconti di Hoffmann) al Liceu, Pierrot Lunaire alla Cité de la Musique, all’Amphithéâtre Bastille e all’Auditorium di Lione.