Ensemble Orchestrale Antidogma

Ultimo aggiornamento: precedente al 2019
Il Festival e l’Ensemble Antidogma Musica rappresentano un importante punto di riferimento nell’ambito della cultura musicale non solo in Italia ma anche all’estero. Costituitosi nel 1977 ad opera di giovani concertisti, compositori e uomini di cultura, Antidogma Musica è ormai internazionalmente riconosciuto come uno dei pochi organismi capaci di produrre ed esportare in tutto il mondo programmi estremamente variegati. L’Ensemble, a geometria variabile, si presenta in diverse formazioni, dal solista alla piccola orchestra da camera, con un repertorio che spazia dall’antico al contemporaneo in un appassionante e problematico confronto fra le tradizioni e la musica d’oggi: un continuo interscambio di artisti e di esperienze anche attraverso composizioni appositamente commissionate a musicisti italiani e stranieri. Costituito da prestigiosi solisti che hanno al loro attivo numerosi successi e riconoscimenti internazionali, ha avuto la possibilità di studiare importanti brani della letteratura contemporanea con gli autori stessi, tra cui Ligeti, Henze, Petrassi, Scelsi, Grisay, che ne hanno curato direttamente l’esecuzione. Antidogma ha effettuato numerose tournée in tutto il mondo, partecipando a importanti rassegne internazionali e suonando in prestigiose sedi: Teatro Colón di Buenos Aires, Biennale di Zagabria, Gaudeamus di Amsterdam, Accademia di Francia a Roma, Musikhalle di Amburgo, Festival di Sofi a e di Plovdiv, Rossini Opera Festival, Festival di Rodi, Nuova Consonanza di Roma, Centre Pompidou di Parigi, Università di Santiago de Compostela, Tage für Neue Musik di Zurigo, Kulturtage di Karlsruhe e di Salisburgo, Gewandhaus di Lipsia, Musikhochschule di Monaco, Festival di Tashkent e di Samarcanda, Festival di musica contemporanea di Pechino. Nel 1997 ha realizzato, in collaborazione con altri enti e associazioni, il grande evento “Il Re di pietra: omaggio alla montagna e al grande fi ume” al Pian del Re, sotto il Monviso, ripreso dalla Rai e documentato in un libro edito da Gribaudo. Nell’aprile del 2000 ha eseguito in tre concerti per la Biennale Giovani Artisti di Torino venti brani di dieci giovani compositori europei.