I concerti di mercoledì 22 settembre

Milano
/ 20 Settembre 2021

Tanto pianoforte e tanta musica russa in questa quindicesima giornata di MITO SettembreMusica che prevede eccezionalmente quattro appuntamenti.

Primo concerto alle ore 16.30 al Teatro Dal Verme con il debutto del giovane pianista Dmytro Choni, nato in Ucraina nel 1993 che propone un percorso musicale fatto di “Orizzonti” ed esplorazioni. Aleksandr Skrjabin e Sergej Rachmaninov frequentarono a Mosca la stessa classe di pianoforte, eppure ne uscirono diversissimi nella tecnica, nelle prospettive virtuosistiche e nella poetica, come si può constatare dall’accostamento tra la Sonata n. 4 del primo e la n. 2 (nella versione rivista del 1931) del secondo. A precedere le loro visioni musicali, Choni propone due altre diversissime prospettive “aeree” come quella di una delle Images di Debussy e di uno degli Études di Ligeti.

I rimbalzi di Mozart” è il titolo invece del concerto di mezzo pomeriggio, alle ore 18.30 al Santuario di San Giuseppe, con i Cameristi della Scala e un altro giovane pianista, Filippo Gorini che in questi ultimi anni sta velocemente scalando le vette del concertismo internazionale. Comporre musica significa intrecciare pensieri sonori creando “tessiture” di diverso spessore che, nel caso del repertorio classico, possono spesso ammettere anche esecuzioni con un solo strumento per parte,come faranno i Cameristi della Scala insieme a Gorini nel Concerto K414 di Mozart, disegnando un raffinato arazzo i cui fili proseguono direttamente nel sestetto Souvenir de Florence di Čajkovskij, dimostrando intime somiglianze tra progetti musicali anche assai distanti nel tempo.

Protagonista musicale del concerto serale “Padri e figli” alle ore 21 al Campo Teatrale è il sassofono con il Milano Saxophone Quartet. Lo strumento inventato da Adolpe Sax è probabilmente il più versatile fra quelli acustici inventati dall’Ottocento a oggi, riuscendo a spaziare – per sonorità, registro e praticità esecutiva – in tutti i generi e i contesti e potendo realizzare variabili configurazioni in grado di eseguire praticamente tutto: da Dvořák a Glazunov (primo compositore “classico” a scoprire le qualità dello strumento) a numerosissime prime assolute, come quella del belga Maarten De Splenter, presentata in questa occasione.

È tutto incentrato sul repertorio virtuosistico del secolo scorso il concerto serale al Teatro Dal Verme (ore 21) intitolato “Il sorriso del Novecento” con il celebre violinista Sergej Krylov e un altro pianista in ascesa come Michail Lifits. Rapido, breve, drammatico, il Novecento per un po’ è passato al futuro sotto il marchio delle avanguardie più turbolente. La prima metà del Novecento vide la musica ribollire da ogni parte: sul versante orientale, con la fosforica inventiva di Sergej Prokof’ev, a Parigi con l’avvento e la consacrazione di Igor Stravinskij, a Madrid col tentativo di De Falla di dare un volto moderno alle fonti d’ispirazione nazionali, sui palcoscenici di tutto il mondo con le esibizioni di Fritz Kreisler, virtuoso al quale si ispirarono molti dei successivi maestri dello strumento, musicisti in grado di eseguire pagine di rinnovata difficoltà ed espressività. 

Com’è ormai tradizione dei concerti di MITO SettembreMusica, le esecuzioni sono precedute da brevi introduzioni che, mercoledì 22 settembre, sono tenute da Gaia Varon (per “Orizzonti” e per “Il sorriso del Novecento”), eccezionalmente da Nicola Campogrande (per “I rimbalzi di Mozart”) e da Luigi Marzola (per “Padri e figli”).

Tutti i concerti sono senza intervallo e hanno una durata complessiva di circa un’ora.

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