The laVerdi Soloists

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Luca Santaniello ha intrapreso lo studio del violino all’età di sei anni sotto la guida di Lucina Invernizzi; ancora studente ha ottenuto riconoscimenti in concorsi nazionali e internazionali. Diplomatosi come privatista al Conservatorio di Milano nel 1992, nei due anni successivi si è perfezionato a Sion in Svizzera, con Tibor Varga. Ha frequentato in seguito i corsi di Pavel Vernikov e il corso di violino di spalla a Fiesole. Come violinista del Trio Felix ha conseguito con lode il diploma all’Accademia di alto perfezionamento di Pescara; ha vinto tre concorsi nazionali e due internazionali e realizzato di un cd con il Trio in la minore di Ravel e il Trio in re minore op. 49 di Mendelssohn. Dal 2000 è violino di spalla dell’Orchestra Verdi e ha lavorato con direttori e solisti tra cui Giulini, Chailly, Prêtre, Muti, Gergiev, Xian Zhang, Domingo, Rostropovič, Argerich, Accardo, Bell, Dindo, Brunello. Con la stessa formazione diretta da Chailly ha inciso per Decca il solo de I lombardi alla prima crociata di Verdi, disco che ha ricevuto diversi premi. Nella Stagione 2002/2003 si è esibito come solista con uno Stradivari del 1703 appartenuto a Johann Sebastian Bach e ha suonato nelle sale più prestigiose d’Europa, Sud America, Cina, India e Giappone. Come primo violino del Quartetto de I Solisti de laVerdi ha inciso un cd con trascrizioni di brani di Hendrix, Joplin e Beatles. Con questa formazione ha un’intensa attività che unisce al repertorio classico interessanti trascrizioni. Negli ultimi anni affianca al suo ruolo di primo violino numerose esibizioni come solista. Nel 2008 è stato impegnato nell’integrale dei Concerti di Mozart e Haydn e nel Triplo Concerto di Beethoven con Simone Pedroni al pianoforte ed Enrico Dindo al violoncello. Nel 2015 ha suonato alla Scala Shéhérazade di Rimskij-Korsakov, diretto da Jader Bignamini. Nel 2016 ha eseguito con successo il Concerto Gregoriano di Respighi alla Festspielhaus di Salisburgo diretto da Oleg Caetani e il Triplo concerto di Beethoven, direttore Xian Zhang. Dal 2007 si occupa anche dell’Orchestra Amatoriale laVerdi per Tutti e dell’Orchestra Sinfonica Junior. Suona un Vuillaume copia Maggini del 1617. Carlotta Nicole Lusa nasce a Milano nel 1988. Inizia lo studio del pianoforte all’età di quattro anni e prosegue al Conservatorio di Milano sotto la guida di Chiaralberta Pastorelli diplomandosi nel 2008 in pianoforte e nel 2010 in composizione sperimentale. Da sempre appassionata di musica da camera, si perfeziona presso l’Accademia Musicale di Pinerolo e il Mozarteum di Salisburgo con la violinista Dora Schwarzberg, insieme alla quale si esibisce in diverse occasioni. Ha seguito masterclass con Canino, Amoyal, Accardo, Krylov. Dal 2010 inizia un’intensa collaborazione con laVerdi; nel 2012 debutta al Festival Milano Musica con la prima esecuzione assoluta del Concerto per tre pianoforti e orchestra (1983) di Castiglioni. Con i solisti dell’Orchestra esegue, nel centenario dalla prima esecuzione, Pierrot Lunaire di Schönberg. Sempre con laVerdi, nel 2016 esegue Spellbound Concerto per pianoforte e orchestra di Rózsa e nel 2017 il Concerto per due pianoforti di Poulenc, in duo con Orazio Sciortino, sotto la direzione di Fournillier. Ha inciso per Decca e con Luca Santaniello ha da poco registrato la prima mondiale di Concertino per violino e pianoforte di Carpi. Come pianista e tastierista de laVerdi ha preso parte alle prestigiose tournée in Russia e Svizzera e alle registrazioni di numerosi cd, tra cui la serie Nino Rota Orchestral Works per Decca. Nel 2011 ha suonato all’Istituto Italiano di Cultura a Parigi per l’Omaggio a Giacomo Manzoni, alla presenza di Pierre Boulez e dell’autore stesso. Interessata alle tastiere storiche, che ha studiato con Ruggero Laganà, ha partecipato come fortepianista alla registrazione del documentario musicale Sul nome B.A.C.H., come clavicembalista alla Maratona Musicale in onore di Domenico Scarlatti presso il Teatro Dal Verme a Milano, nel 250° della morte. Ha suonato alla presentazione del libro La virtù dell’elefante di Paolo Isotta, voce recitante Peppe Barra.